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Acting for the Camera

Comportarsi in maniera estremamente spontanea davanti alla macchina da presa è impresa difficile anche per i più rinomati e talentati interpreti del grande schermo, con questo corso pertanto ci si prefigge di comprendere i più reconditi misteri di un immensa arte, quella della strabiliante e stupefacente naturalezza espressiva, con la quale ci hanno incantato e continuano a incantarci i maestri del passato e del presente.I metodi sono ovviamente l’acting, la dizione, l’uso della voce, il training e la storia del cinema, tutto attraverso il lavoro pratico con la macchina da presa.

CORSO ACTING

Il master si svolge proprio come un vero e proprio work in progress, prima è prevista una parte conoscitiva, segue una parte teorica,infine con copioni alla mano,si passa al vero è proprio lavoro su testo,movimento scenico,approccio con lo spazio e tecnica vocale,mnemonica ed emotiva.

I partecipanti anche se privi di qualsiasi esperienza teatrale specifica,verranno coinvolti in varie e brevi pièces teatrali. Parallelamente alla distribuzione dei ruoli, i partecipanti verranno orientati all’interpretazione e saranno date loro tutte le nozioni necessarie per stare su un palcoscenico. Non è prevista, né richiesta, alcuna preparazione specifica nel campo attoriale, per cui anche i neofiti potranno mettersi alla prova.
E’ un master che si svolge come un allestimento professionale, per cui i partecipanti si troveranno calati in un percorso di prova con le stesse modalità di uno spettacolo teatrale fatto da professionisti della scena.
Un’ottima occasione per dimostrare, a se stessi e agli altri, il talento tenuto sopito nella quotidianità in attesa di essere esternato con entusiasmo e caparbietà.

Dapprima si comincerà con una fase conoscitiva degli allievi del corso, esplorandone le singole attitudini.
Pertanto si richiede che ogni allievo si presenti con un brano breve di repertorio per valutarne il livello.
Poi si passerà alla correzione dei singoli brani presentati dagli allievi stessi applicando un metodica registica. Quindi nella seconda fase si richiederà ad ogni allievo che ponga delle domande a piacimento sul mestiere dell’attore in senso lato, domande alle quali verrà data una risposta esaustiva e anche pratica.
Nella terza fase si procede con il lavoro vero e proprio, che per sommi capi viene esplicato nel seguente programma:

Esercizi di padronanza del palcoscenico: si tratta prevalentemente di esercizi che portano gli allievi a familiarizzare con lo spazio scenico facendolo proprio.

Esercizi di padronanza del proprio corpo: si insegnerà nello specifico ad allontanare il disagio o il pudore che non consente all’attore di esprimere le proprie potenzialità.

Esercizi di mimica facciale: un excursus completo della gamma di sentimenti da comunicare attraverso il proprio viso.

Esercizi di vocalità: tutto ciò che concerne le caratteristiche peculiari del proprio imprescindibile timbro vocale e sul come renderli al meglio sia nella potenzialità che nella modulazione.

Esercizi per elaborare energia: tutti i segreti per il controllo della propria emotività e per canalizzarla in positività, pathos e fascinazione scenica.

Esercizi di rilassamento: accorgimenti per annullare le tensioni eccessive prima dell’azione scenica.

Esercizi di presenza scenica: come catturare l’attenzione, evitando la distrazione o la deconcentrazione del pubblico.

Forzare la propria indole: si affideranno ruoli completamente contrapposti al proprio carattere, in modo da mettere gli attori in condizione di recitare ruoli molto distanti dalla propria personalità.

Full immersion: simulazione di prove a tavolino, in piedi, prova generale e debutto con brevi brani affidati ai singoli interpreti

Questo è il comunicato che descrive il mio lavoro in ambito teatrale, ma si lavora anche ad un percorso orientato al lavoro davanti alla macchina da presa

Pietro de Silva

Attore, autore e regista che ha preso parte a tanti film per il cinema e la televisione. Un ruolo su tutti è il suo formidabile Bartolomeo ne “La vita è bella” di Roberto Benigni, ma anche “Nessuno mi può giudicare” di Massimiliano Bruno, “Non ti Muovere” di Sergio Castellitto, “L’ora di Religione” di Marco Bellocchio. La sua Rassegna dei Nuovi Tragici ha rappresentato un vero e proprio trampolino di lancio per attori come Paola Cortellesi, Flavio Insinna e tanti altri.