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Laboratorio sulle tecniche di narrazione

(Ideazione – Scrittura – Messinscena)

Tutto è narrazione, solo che spesso non ce ne accorgiamo. G.L. Ferretti

Tutti hanno una storia da scrivere, tutti hanno una storia da raccontare. La storia vive già dentro di noi, dobbiamo solo capire come farla uscire allo scoperto. Ma raccontare una storia, di qualunque tipo, non è semplice. Le storie, per prendere forma, devono essere alimentate in continuazione. Bisogna trasformarsi in un vero e proprio cacciatore di storie, il che significa che andare in giro con gli occhi sempre attenti e vigili, si deve diventare un osservatore del quotidiano, guardarsi intorno con curiosità e attenzione.

“Raccontare storie significa dare corpo e parola a mondi paralleli in cui sfogare emozioni, esperienze di vita, sogni e fantasie.”

Durante il laboratorio si lavorerà per sviluppare la capacità comunicativa attraverso l’apprendimento di metodologie, regole e principi teatrali propri della narrazione. Attraverso esercizi specifici i partecipanti potranno acquisire gli strumenti per scrivere un racconto e saperlo portare in scena. Gli studenti dovranno realizzare un racconto teatrale da loro ideato, scritto ed interpretato, con la supervisione dei docenti.

Si studieranno i vari elementi che concorrono alla realizzazione di uno spettacolo di Teatro Narrazione:

  • Tecniche di comunicazione 
  • Tecniche di scrittura 
  • Utilizzo della voce e del corpo 
  • Improvvisazione 
  • Rapporto con la musica, la scenografia, le luci, il costume. 

OBIETTIVI PRINCIPALI DEL WORKSHOP

  • Sviluppare la capacità comunicativa attraverso l’apprendimento di metodologie, regole e principi teatrali propri del “teatro di narrazione”.
  • Acquisire consapevolezza creativa e tecniche per la realizzazione di progetti specifici attuati in sinergia con altre discipline.
  • Sviluppare una propria etica attoriale e un personale metodo interpretativo.
  • Essere in grado di gestire il proprio carico di lavoro e rispettare le scadenze fissate per le prove e la performance.

PROGRAMMA

  • Presentazione della materia e del programma di lavoro.
  • La necessità comunicativa.
  • Cenni storici sul teatro di narrazione e i suoi esponenti principali nel teatro del novecento.
  • La scrittura e le regole della scrittura.
  • Analisi di una struttura drammaturgica.
  • Differenze tra l’opera letteraria e l’opera scenica.
  • Il racconto orale e la partitura vocale.
  • Il racconto fisico e la partitura fisica.
  • La comunicazione fisico, verbale e non verbale con suoni e immagini.
  • Preparazione e messa in scena di un racconto in forma teatrale.

Giancarlo Fares

Studia presso l’Accademia Sharoff sotto la direzione del M° Aldo Rendine.
Inizia la sua carriera partecipando a numerosi spettacoli come attore per poi entrare a far parte della Compagnia di Giancarlo Sepe dove lavora anche come aiuto regista prendendo parte a spettacoli di grande successo rappresentati in Italia e all’estero.
Si specializza in regia e pedagogia sotto la guida di Eugenio Barba e Anatolij Vassiliev e dirige corsi, stage e lavoratori su tutto il territorio nazionale.
Dirige spettacoli di grande successo rappresentati in Italia e all’estero con cast dal comprovato valore artistico.
Tra le sue ultime regie: “Le Bal. L’Italia balla dal 1940 al 2001” rappresentato dal 2016 ottenendo grandi successi di pubblico e critica; “Non si uccidono così anche i cavalli?” vincitore del Premio Miglior Spettacolo al suo debutto al Festival Teatrale di Borgio Verezzi e “La commedia di Gaetanaccio” di Luigi Magni in scena in questa stagione nella stagione del Centenario del Teatro Eliseo.
Tra gli ultimi spettacoli a cui prende parte come attore citiamo: “L’inizio del buio” tratto dall’omonimo romanzo di Walter Veltroni con la regia di Peppino Mazzotta e “Piccoli crimini coniugali” di E.E. Schmitt con la regia di Nicola Pistoia.