Da quasi cinque anni, ovvero da quando ho avuto la fortuna di mettere in scena l’Amleto di William Shakespeare, sto concentrando il mio lavoro didattico sull’analisi del più famoso monologo shakespeariano. Ho sempre considerato questo monologo un manuale per il teatro, ma anche per la vita. Attraverso l’approfondimento dei significati di questi versi è possibile costruire un percorso di studio sul lavoro dell’attore che, partendo dall’analisi della traduzione, ci conduce alla vera “comprensione” del testo e quindi ad un esempio “principiale” dell’idea della recitazione. Troviamo in esso due direzioni. Una ci svela il dettato metateatrale ed universale, nel senso etimologico del termine, mentre l’altra ci conduce direttamente alla recitazione, ovvero all’azione teatrale, che l’intera opera di Shakespeare celebra e rappresenta continuamente.
Panoramica privacy
This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.